La cartomanzia nel Medioevo

La cartomanzia nel Medioevo

Città di Magonza: il significato delle carte

Pubblicato il: 2 marzo 2021. By CartomancyBlogger

Indice

Oggi vi parleremo di origini della cartomanzia, con particolare riferimento alla cartomanzia nel Medioevo. Il Medioevo viene considerato come una sorta di periodo buio dell’umanità: un’epoca segnata inizialmente dall’abbandono della città e nella quale la grandezza del mondo classico decade in un periodo incerto e travagliato.

Il Medioevo fu anche l’epoca della caccia alle streghe e del tentativo brusco e violento di sedare con la forza ogni atteggiamento che si poneva in contrasto con la verità espressa dalla religione Cristiana. Decisamente suggestivo il fatto che in questo clima di inquisizione la cartomanzia trovò spazio e riuscì ad affermarsi e diffondersi nella società medievale.

Ovviamente la lettura delle carte nel periodo medievale era molto diversa dalla cartomanzia telefonica di oggi. Il tarocco, anche alla sua origine era una carta illustrata, che non prevedeva tuttavia un’interpretazione simbolica nella fase di lettura.

Città di Magonza: il significato delle carte

Nella città di Magonza venne redatta la prima guida dedicata alla lettura delle carte. Trattasi del libro Eyn loszbuch ausz der Karten gemacht: una sorta di illustrazione e previsione realizzata con le carte da gioco tedesche. Dopo il primo esempio letterario, furono molti i libri che si susseguirono a tema lettura e interpretazione delle carte. A tal proposito vogliamo citare il celebre volume di Francesco Marcolini da Forlì (libro con 36 carte, con relative combinazioni e risposte).

Stampa dei primi tarocchi e lettura delle carte

Per la stampa dei primi tarocchi utilizzati nella cartomanzia bisogna attendere fino alla fine del Seicento: a Dorman Newman si deve la stampa delle prima carte per la predizione del futuro. Si trattava tuttavia di un semplice gioco e non di un vero e proprio metodo di interpretazione e di lettura.

La lettura dei tarocchi vera e propria iniziò a suscitare interesse e ad essere seguita grazie a Josephine de Beauharnais: l’interesse verso i tarocchi fu tale che questi ultimi si diffusero anche tra le fasce più povere della popolazione. Grazie a questo vivo interesse molti libri furono prodotti e stampati, diffondendo la credenza che all’interno della simbologia dei tarocchi fosse racchiuso il segreto e l’interpretazione del futuro.